In data 5/9/2017 ho assistito nell’Aula Consiliare alla riunione congiunta “pubblica” delle Commissioni Consiliari del comune di Oristano.
Oggetto: profili conoscitivi del Progetto”Oristano Est”.
Le peggiori previsioni, paventate nel mio precedente articolo, si sono manifestate in tutta la loro evidenza.
Dalla riunione sono uscito con lo sconforto per il palpabile squallore diffuso nel consesso e percepito dal poco pubblico presente. Se si escludono infatti i tre membri dell’opposizione provenienti dall’area della precedente Amministrazione che, ovviamente, avevano una complessiva conoscenza del Progetto “Oristano Est”, la disinformazione, il pressappochismo e l’incompetenza sono stati il sovrano collante che ha unito maggioranza e opposizione.
Ora, a mio avviso, il punto sostanziale è questo: sono trascorsi oltre due mesi dall’insediamento del nuovo consiglio; considero pertanto inammissibile che consiglieri della maggioranza e dell’opposizione – con le citate eccezioni – non abbiano studiato un dossier “pubblico” così importante come quello del Progetto “Oristano Est”..
Se questo fosse avvenuto, la riunione congiunta della Commissioni Consiliari sarebbe stato un utile momento di confronto e di scambio sulla conoscenza complessiva delle linee di progetto recepite da ciascuno.
Nulla di tutto questo. Era evidente e palpabile che nessuno aveva approfondito adeguatamente la conoscenza del progetto. Ho assistito, con disagio, ad alcuni interventi di consiglieri che avendo capito ben poco del Fondo Cre.O e non avendo preventivamente né letto né studiato la documentazione relativa, ponevano inutili domande in un tentativo, nemmeno tanto dissimulato, di sminuire la portata dello strumento, non avendone peraltro compreso né l’articolazione né la funzione.
Era ed è del tutto evidente e velleitaria la pretesa di avere una conoscenza dell’intero, articolato, progetto attraverso una o più riunioni congiunte delle Commissioni, senza il personale ed individuale studio preventivo delle carte “pubbliche” da parte di ogni membro: questo è il minimo che pretenderebbe lo svolgimento del ruolo politico per il quale ogni candidato, poi eletto ha chiesto il voto all’elettore.
È particolarmente opportuno che i cittadini vigilino molto più da vicino sugli eletti della propria parte politica: sia di maggioranza sia di opposizione; perché il livello di studio, informazione e competenza è veramente basso e non sembra visibile alcuno sforzo individuale finalizzato a superare queste carenze.
La riunione di martedì 5/9/2017 ne è stata la cartina di tornasole, che fa presagire livelli di efficienza amministrativa molto bassi.
C’è da sperare che questo non condizioni oltre misura l’avvio di realizzazione del Progetto “Oristano Est”. Sarebbe infatti una sconfitta della Giunta e del Consiglio difficilmente giustificabile: a fronte di questo pericolo appare ormai opportuno che la cittadinanza cominci a far sentire forte la propria voce.
Contrariamente potremmo essere di fronte al rischio di un disastro annunciato, rispetto al quale “chi è causa del suo mal pianga se stesso”. La delega elettorale, infatti, non può essere totalmente in bianco e priva di vigilanza e controllo democratico.
Gianni Pernarella
Laurea in Giurisprudenza conseguita a Pisa e studi post laurea in Economia. Dipendente del Banco di sardegna dal 1973 al 2003. Dopo esperienza pluriennale di filiale, assume nel 1990 ruoli di responsabilità nella struttura centrale “Organizzazione e Sistemi Informativi” dove, in veste di funzionario capo progetto, ha gestito oltre 10 progetti organizzativi e relativi a sistemi informativi. Collaboratore per oltre 6 anni del SIL – PTO di Oristano; ha scritto quattro libri sulla materia del credito e dell'economia provinciale oristanese relativa all'artigianato.