Nell’Area Strategica 1 la Linea Programmatica 1 “Rafforzare le politiche di sostegno per i cittadini” individua nell’ultimo capoverso un passaggio chiave, secondo cui “»Nell’ambito degli interventi di programmazione e governo dei servizi socio sanitari a livello territoriale l’amministrazione opererà per rafforzare, in qualità di capofila, la programmazione dei servizi del Plus [Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona ] mantenendo un rapporto sempre attivo e costruttivo con tutti i soggetti della rete territoriale. In tale contesto si ritiene, quindi, fondamentale incentivare la partecipazione delle Associazioni attraverso una loro collaborazione con i tavoli tematici e con appositi gruppi di progetto, nonché come soggetti attivi nel coadiuvare l’organo politico nelle attività di programmazione e di indirizzo strategico”.
Al riguardo merita di essere sottolineato che, sotto il profilo metodologico, l’adozione di indirizzo strategico presuppone un’analisi finalizzata ad individuare le debolezza dell’attuale modalità di programmazione e gestione del PLUS e, conseguentemente, gli strumenti più adeguati per facilitarne il superamento.
In buona sostanza, individuare i passaggi obbligati utili a realizzare un salto di qualità nel livello di efficienza gestionale e nell’efficacia di intervento.
Sotto questo profilo il punto di partenza più logico ed adeguato è l’analisi delle problematiche sollevate da coloro che hanno operato ed operano nel campo.
In una mia precedente analisi ( Coesione sociale: Sistemi informativi per la gestione del PLUS e per la costruzione di un “Osservatorio Sociale” ) è stato infatti questo il punto di partenza. Trovo pertanto che possa essere di una qualche utilità il contributo di analisi sviluppato e che qui ripropongo in gran parte.
I maggiori elementi di criticità riscontrabili nei vari documenti del Plus e nelle esperienze sin qui fatte dai soggetti operanti, sembrano essere riconducibili alle seguenti problematiche:
1 – esigenza di un maggior grado di conoscenza relativo ai soggetti operanti, con particolare riferimento a quelli non istituzionali ( Anagrafe dei soggetti e potenzialità delle strutture
2 – necessità di un censimento standardizzato ed istituzionalizzato dei soggetti cui viene erogato il servizio;
3 – esigenza di adottare una modalità di linguaggio comune dei/per i servizi ed una metodologia degli strumenti comuni;
4 – necessità di migliorare la capacità di valutazione dell’adeguatezza del sistema dell’offerta ai bisogni e del monitoraggio degli interventi pro-tempore previsti e delle risorse umane e finanziarie impegnate e consuntivate;
5 – tempestività del monitoraggio.
Da quanto sopra esposto, a me sembra del tutto evidente che il superamento delle criticità evidenziate, nonché la maggiore efficienza operativa ed efficacia degli interventi verso gli assistiti passa, nella realtà attuale, dalla costruzione ed utilizzo di strumenti informativi, su cui è necessario puntare con volontà di intenti e chiarezza di idee. In questo sta un adeguato indirizzo strategico: un progetto ICT ( Information Comunication Tecnology ) di una piattaforma web finalizzata a cogliere, gestire e superare il senso complessivo delle problematiche prima richiamate; tanto più necessaria in considerazione dei tanti, diversi soggetti pubblici e privati che contribuiscono alla realizzazione del Plus.
Un progetto quindi che, allo scopo di fornire una valida risposta, profila gli elementi costitutivi di una sorta di Osservatorio Sociale , nell’accezione di strumento operativo ed informativo organizzato di raccolta dati, funzionalmente atto a fornire adeguato supporto operativo per:
a – sostenere i Piani Operativi di intervento anche intercomunali ( Strutture, Azioni, Risorse, Soggetti );
b – monitorare le attività di intervento, consuntivandone in “progress” lo stato operativo e le risorse consumate.
La realizzazione di un progetto siffatto consente la creazione di uno strumento operativo ed informativo ad un tempo, in grado di fornire in qualunque momento ed in tempo reale le informazioni di stato e la consuntivazione delle risorse utilizzate e residue.
Come già abbiamo segnalato, l’Associazione ha la disponibilità dell’analisi logico-funzionale del sistema, che, è noto, costituisce uno dei costi più rilevanti nella costruzione di sistemi informativi ( cosiddetto Dominio della conoscenza ), che può integrare e completare lo strumento informativo che parrebbe ( il condizionale è d’obbligo ) essere utilizzato limitatamente ai singoli interventi.
L’Associazione può rendere disponibile gratuitamente il documento di analisi alla ASL e agli Enti ( Comune capofila in testa ) che abbiano l volontà di impegnarsi nella realizzazione della piattaforma. Questi soggetti dovrebbero essere, auspicabilmente: Comune capoluogo e capofila, Comuni del Plus del Distretto, ASL, le Associazione non profit di settore, ogni altro soggetto utilmente coinvolgibile.
Questo, ci sembra l’approccio utile a realizzare un indirizzo strategico che consenta di elevare il livello di qualità gestionale complessivo del Plus, in una logica strutturata e non episodicamente futile.
Gianni Pernarella
Laurea in Giurisprudenza conseguita a Pisa e studi post laurea in Economia. Dipendente del Banco di sardegna dal 1973 al 2003. Dopo esperienza pluriennale di filiale, assume nel 1990 ruoli di responsabilità nella struttura centrale “Organizzazione e Sistemi Informativi” dove, in veste di funzionario capo progetto, ha gestito oltre 10 progetti organizzativi e relativi a sistemi informativi. Collaboratore per oltre 6 anni del SIL – PTO di Oristano; ha scritto quattro libri sulla materia del credito e dell'economia provinciale oristanese relativa all'artigianato.