Terra sarda, terra d’amore,

Azzurri orizzonti sul mare turchese.

Ti fanno corona verdi isolotti,

Scogliere sospese e spiagge assolate.

Il tuo canto ancestrale risuona nell'aria.

Un suono ammaliante di sirene flessuose,

Di foglie e di rami baciati dal vento,

Di onde frangenti la riva,

Di ruscelli e cascate che scendono a valle,

Di fauna vagante alla ricerca di cibo.

Antiche rovine sepolte e obliate

Risorgono fiere dalla sabbia e dal mare,

A gloria e segnale del passato splendore.

Altre giacciono immemori,

Violate e nascoste da biechi invasori.

Sardegna inquinata e sfregiata,

Piange il tuo cuore,

Fumi tossici e liquami ammorbano il suolo.

Ove son le limpide acque dei fiumi

E l’aria pura che ossigena i polmoni?

Sere d’estate sulla scogliera

A mirare il fondale di stelle marine,

Granchi, conchiglie, ricci e coralli.

Come d’incanto, il sole affonda nel mare

Tingendo di rosso l’orizzonte lontano.

Una pace soave si diffonde nell’aria

E di lontan giunge l’eco dei monti,

Riposa la natura, immersa nell’umida frescura.

Nuovi disii sbocciano in petto,

Espressi in segreto, tra stelle cadenti.

Nei sogni di una notte d’agosto

Una nuova Eleonora sorge a cavallo,

Amazzone invitta,

A risvegliar le genti sarde,

Infondendo, nelle menti e nei cuori, memoria e coraggio.

Giorgio Pani

Giorgio Luciano Pani esprime la sua passione per la scrittura affrontando i temi legati all’essenza della natura umana. L’uomo è visto nelle sue peculiarità creative, operose, spirituali.

Uguale interesse lo spinge ad affrontare i temi della Storia, della cultura e delle tradizioni della Sardegna.