L’attenzione ai temi ed alle politiche per le persone svantaggiate, che sono comunque praticate attivamente sia dalle Istituzioni: Comuni ed ASL in primis, sia con abnegazione da molte Associazioni presenti sul territorio, devono trovare un’armonizzazione ed un coordinamento assai più incisivo.

Si può sostenere che è un dovere anche morale razionalizzare, attraverso un più incisivo coordinamento degli interventi ( si veda sul sito il quadro tratteggiato da Luisanna Usai nell’evento promosso dall’Associazione il 28 aprile u.s.), con l’obiettivo di eliminare gli sprechi, perseguire l’efficienza e l’efficacia di tutti gli Enti, pubbici e privati, che operano in questo campo.

In quest’ottica, va peraltro ricordato che uno degli strumenti di intervento pubblico nell’ambito delle attività per il sociale è il PLUS – Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona.

Al riguardo, tuttavia, i maggiori elementi di criticità riscontrabili nei vari documenti del Plus e nelle esperienze fin qui fatte dai soggetti operanti, sembrano riconducibili alle seguenti problematiche:

1 – esigenza di un maggior grado di conoscenza relativo ai soggetti operanti, con particolare riferimento a quelli non istituzionali ( anagrafe dei soggetti e potenzialità delle strutture );

2 – necessità di un censimento standardizzato ed istituzionalizzato dei soggetti cui viene erogato il servizio;

3 – esigenza di adottare una modalità di linguaggio comune dei/per i servizi ed una metodologia degli strumenti comuni;

4 – necessità di migliorare la capacità di valutazione dell’adeguatezza del sistema dell’offerta ai bisogni e del monitoraggio degli interventi pro-tempore previsti e delle risorse umane e finanziarie impegnate e consuntivate;

5 – tempestività del monitoraggio.

È evidente che la maggiore efficienza operativa ed efficacia verso gli assistiti passa, nella realtà di oggi, dalla costruzione ed utilizzo di strumenti informativi su cui bisogna puntare con volontà di intenti e chiarezza di idee.

Il progetto ICT di una piattaforma web, che costituisce l’oggetto della nostra proposta, mira a cogliere il senso complessivo delle problematiche prima richiamate.

Allo scopo di dare una valida risposta, profila gli elementi costitutivi di una sorta di Osservatorio sociale nell’accezione di strumento operativo ed informativo organizzato di raccolta dati, funzionalmente atto a fornire adeguato supporto operativo a:

a – sostenere i Piani Operativi d’Intervento anche intercomunali ( Strutture, Azioni, Risorse, Soggetti );

b – monitorare le attività d’intervento, consuntivandone in “progress” lo stato operativo e le risorse.

La realizzazione del progetto consente la creazione di uno strumento operativo ed informativo ad un tempo, in grado di fornire in qualunque momento ed in tempo reale le informazioni di stato sull’attività svolta e la consuntivazione delle risorse utilizzate e residue. Esso potrebbe completare lo strumento informativo che parrebbe essere utilizzato limitatamente ai singolo interventi, ed è realizzabile – come già avvenuto per altre importanti esperienze sviluppate nel territorio – con l’utilizzo di software open source, quindi con costi di licenza nulli.

Peraltro l’Associazione ha la disponibilità dell’analisi logico-funzionale del sistema, che come noto costituisce uno dei costi più rilevanti nella costruzione dei sistemi informativi ( cosiddetto dominio della conoscenza ). Documento di analisi che l’Associazione può rendere disponibile gratuitamente alla ASL e agli altri Enti che abbiano la volontà di impegnarsi nella realizzazione della piattaforma. Questi soggetti dovrebbero essere auspicabilmente: Comune capoluogo e comuni del Plus del Distretto, ASL, le Associazioni non profit di settore, ogni altro soggetto utilmente coinvolgibile.

Non sembra peraltro inutile segnalare che la proposta progettuale è coerente nel DSU – Documento Strategico Unitario della regione Sardegna nella programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 con l’Obiettivo tematico 2 “ Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime”;

con l’Obiettivo tematico 9 “ Promuovere l’inclusione sociale combattere la povertà”;

con l’Obiettivo tematico 11 “ Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente”.

Gianni Pernarella

Laurea in Giurisprudenza conseguita a Pisa e studi post laurea in Economia.Dipendente del Banco di sardegna dal 1973 al 2003. Dopo esperienza pluriennale di filiale, assume nel 1990 ruoli di responsabilità nella struttura centrale “Organizzazione e Sistemi Informativi” dove, in veste di funzionario capo progetto ha gestito oltre 10 progetti organizzativi e relativi a sistemi informativi. Collaboratore per oltre 6 anni del SIL – PTO di Oristano; ha scritto quattro libri sulla materia del credito e dell'economia provinciale oristanese relativa all'artigianato.