Con l’intento di inviare un messaggio di mobilitazione pacifica al Presidente della Repubblica francese, Emanuel Macron, che sarà in Corsica il 6-7 febbraio ’18, si è svolta il 3 febbraio ad Ajaccio, capoluogo della Corsica, una grande manifestazione.
Circa 6.000 manifestanti per la Prefettura, 20.000 per manifestanti. In ogni caso una grande manifestazione per un’isola che conta 330.000 abitanti e, comunque, un successo per i dirigenti corsi.
Sui motivi della manifestazione ho già scritto in un Post al quale rimando.
Per il momento la linea di Macron è abbastanza vaga.
Le 7 aprile 2017, a Furiani, l’allora cadidato Macron aveva dichiarato che il posto della Corsica è nella Repubblica e che la Repubblica è sufficientemente forte per accogliere le specialità al suo interno.
Dopo quel discorso più nulla, ma ora dovrà prendere una posizione più chiara.
Poichè sarebbe troppo semplice pensare che la Francia si opponga alle richieste della Corsica perchè centralista , è importante entrare nel merito dei problemi.
Secondo molti commentatori francesi la richiesta dello Statuto di autonomia nella Costituzione non si limita al riconoscimento di una specificità, perchè le rivendicazioni nazionaliste vanno nella direzione di una cittadinanza corsa privilegiata su base etnica.
Infatti, sempre secondo questi commentatori la co-ufficialità della lingua corsa ha il fine di privilegiare l’impiego dei corsi, così come lo statuto di residente di privilegiare i locali nell’accesso alle proprietà immobiliari.
Ora un nazionalismo di questo tipo ha il carattere di essere più identitario che autonomista o indipendententista ; il che comporta grossi problemi perchè, maggioritario o meno, non può mettersi in contrasto con il rispetto delle libertà e dei diritti delle persone.
Qualunque programma discriminatorio, come i punti su descritti, è contrario non solo alla Costituzione francese, anche alle norme europee in materia dei diritti dell’uomo.
Sarà importante seguire questo confronto che porterà in primo piano temi che coinvolono fortemente anche la Sardegna.
Fonte: articoli di Huffington Post francese.
Antonio Ladu
Laureato alla Bocconi di Milano in Lingua e Letterature straniere, è stato assistente di Italiano al Liceo Jeanson de Sailly a Parigi. Sindacalista nella Camera del Lavoro di Oristano e nella Segreteria regionale della Cgil. È stato inoltre presidente del Consorzio Industriale e del Sil-Patto territoriale di Oristano.
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