di Giovanni Pernarella
Una valutazione tra lo stato attuale del Sistema Informativo (S.I.) dell’Amministrazione e quanto invece possibile in termini di sviluppo tecnologico ed organizzativo, spinge a ritenere che un salto di qualità sia una condizione obbligata e necessaria per il raggiungimento di livelli operativi e di servizio adeguati al nostro tempo.
Ne discende, a mio avviso, che qualunque Partito o Coalizione che si vorrà proporre per il governo amministrativo della Città di Oristano deve porre questo tema tra le sue linee programmatiche prioritarie. Appare cioè un obiettivo di grande valore – in grado di caratterizzare un’intera legislatura – un approccio programmatico convinto (e non come velleitario slogan di propaganda elettorale) della prossima Amministrazione verso un progetto fondante, finalizzato a dotarsi di una Piattaforma Web, su cui innestare il complesso dei software applicativi e gestionali utili a realizzare un Sistema Informativo adeguato alla complessa realtà attuale.
Considerato che sul tema, di cui sono fortemente convinto, ho svolto sul sito dell’Associazione una serie di Post di analisi:
° Un problema ineludibile per la prossima Amministrazione comunale di Oristano: il salto tecnologico nei Sistemi Informativi;
° Governo e Partecipazione: la piattaforma Web a base del Sistema Informativo comunale;
° Da dove occorre partire per realizzare il Sistema Informativo comunale;
° Sistema Informativo comunale: il sottosistema di Pianificazione e Controllo;
da cui possono essere tratti primi elementi utili di riflessione, vorrei qui richiamare semplicemente alcuni fondamentali concetti di sintesi:
l’ordito che consente di coniugare i vari aspetti della problematica: tecnologia, organizzazione e trasparenza comunicativa, non è una innovazione tecnologica pur che sia ma l’adozione di un S.I. strettamente coerente ed informato ai principi di:
Efficacia, che riverbera fondamentalmente i suoi effetti soprattutto verso l’esterno, cioè verso gli amministrati.
Una Carta dei Servizi costituirebbe una efficace porta d’accesso on line per il Cittadino, finalizzata a guidarlo in modo facile e rapido nel percorso utile alla richiesta da presentare. Trasparenza effettiva e non formale ed ottimizzazione operativa, dovrebbe caratterizzare il requisito di efficacia nei rapporti con il Cittadino in entrata e in uscita;
Efficienza, che riverbera tendenzialmente i suoi effetti soprattutto verso l’interno, cioè nell’ambito della struttura, ed è condizionato dalla sua coerente rispondenza a tre principali caratteristiche:
1 – una connotazione del S.I. che incorporando principi e norme che regolano l’attività amministrativa, permetta un comportamento operativo da parte dei dipendenti omogeneo e controllato dai passaggi obbligati insiti nel sistema stesso. Questo non è uno strumento di puro supporto, ma è invece lo strumento operativo fondamentale con cui vengono svolte le attività;
2 – una connotazione del S.I. che permetta con l’utilizzo di un’adeguata reportistica, prodotta in automatico (periodica e/o a richiesta) dal sistema stesso, la verifica permanente dello stato delle attività da parte sia dei ruoli responsabili delle strutture amministrative sia dei decisori politici (Giunta). Questa caratteristica costituisce, a mio avviso, una delle principali chiavi che può contribuire ad articolare un corretto rapporto istituzionale tra decisori politici e struttura;
3 – una connotazione del S.I. che sia in grado di produrre in modo appropriato i dati per popolare ed alimentare il sottosistema di Pianificazione e Controllo di gestione, integrato da un modulo di “data entry” per l’alimentazione di dati esterni non producibili dal sistema, ma fondamentali in una logica di pianificazione e controllo. Il sottosistema appare peraltro una chiave cruciale sia: a) come strumento di verifica periodica dei risultati e degli scostamenti rispetto agli obiettivi di programmazione; b) come strumento appropriato a costituire la base oggettiva di applicazione dei sistemi premianti.
Si tratta, in definitiva, di una proposta per un progetto complesso ma ampiamente praticabile che, tuttavia, presuppone: volontà, idee e partecipazione attiva da parte dei decisori politici e della struttura. Va da sé che il progetto presuppone anche investimenti finanziari, sottolineando però come l’esperienza dimostri che il denaro speso su progetti non sorretti dalle tre chiavi sopraindicate, finisce spesso per essere denaro buttato dalla finestra.
Ultima annotazione, ma non secondaria per importanza: ogni volta che nell’ambito della P.A. viene affrontato il tema dei S.I. il disagio è palpabile vuoi per scarsa competenza (e questo è comprensibile), vuoi per scarsa capacità ad organizzarsi per individuare quale siano le modalità adeguate con cui affrontare la problematica per impostare un progetto di soluzione. Questo secondo aspetto è molto meno accettabile, da un lato, perché le soluzioni in Italia ci sono, dall’altro lato, perché manca la consapevolezza fondamentale che non ci si deve mettere interamente nelle mani dei fornitori di soluzioni informative, ma che è necessario avere una funzione terza in grado di analizzare criticamente, con la partecipazione attiva dell’Amministrazione, le ipotesi di soluzioni proposte rispetto alle necessità correlate ai principi richiamati, per richiederne in corso d’opera la reimpostazione e le modifiche adeguate.