Venerdì 24 prossimo l'Associazione Oristano e Oltre terrà una videoconferenza, alla quale parteciperanno gli insegnati Caterina Pes e Maria Obinu e il Dirigente scolastico Pino Tilocca. Sarà quella l'occasione per discutere della situazione della Scuola e per trarre degli spunti per il futuro.
In seguito ne vogliamo organizzare un'altra con le organizzazioni sindacali.
Ritengo utile ricordare un po' di numeri sulla Scuola.
Dal 2013 ad oggi sono stati stanziati circa 5,761 miliardi (dati ricavati dal sito del Ministero dell'Istruzione) per l'edilizia scolastica tra messa in sicurezza, manutenzione, ristrutturazione e nuove costruzioni, Piano straordinario per le verifiche sui solai e sui controsoffitti degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico, piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale, messa in sicurezza e ristrutturazione degli edifici scolastici dei Comuni della Sardegna danneggiati dagli eventi alluvionali del mese di novembre 2013, nuove costruzioni e ristrutturazioni complete, efficientamento energetico, sicurezza, accessibilità, attrattività e impianti sportivi e adeguamento infrastrutturale e antisismico degli edifici del sistema scolastico. Sono stati, inoltre, finanziati progetti innovativi per le Scuole, coerenti con i più moderni approcci didattici.
Nel Piano triennale 2019-2021 sono stati stanziati per gli interventi di edilizia scolastica ulteriori 830 milioni di euro.
In questo periodo di pandemia da coronavirus sono stati stanziati 165 milioni per l'acquisto di attrezzature didattiche da parte degli studenti per la didattica a distanza ed è stata prorogata fino a luglio l'utilizzo della Carta del Docente di 500 euro all'anno per gli insegnanti.
Nonostante questi numeri, dai dati del Rapporto Istat 2019 risulta che l'Italia spende per la Scuola il 3,8% del PIL. La media della spesa dell'Unione Europea per la Scuola è del 4,6% del PIL.
Questo significa che ci sono Stati della UE che spendono molto di più dell'Italia.
Dopo la Carta di intenti siglata il 24 marzo scorso dalla Ministra Lucia Azzolina e dall’Amministratore delegato della RAI Fabrizio Salini, che aveva dato il via a un potenziamento dell’offerta dedicata alla Scuola, parte ora una programmazione speciale, frutto del lavoro congiunto fra la TV pubblica e il Ministero, che vede coinvolte Rai Cultura (RAI Scuola e RAI Storia – RAI 3), RAI Ragazzi, Rai Play e le sue “˜aulÈ aperte. Ogni giorno, su diversi canali, ci sarà un’offerta dedicata che va dai più piccoli fino ai ragazzi che devono fare gli Esami di Stato del secondo ciclo, con lezioni, approfondimenti, suggerimenti utili.
Ricordo che nel 2007 si è discusso per la prima volta di un Piano Nazionale per la Scuola Digitale, che aveva l’obiettivo principale di modificare gli ambienti di apprendimento e promuovere l’innovazione digitale nella Scuola.
Mentre la Scuola italiana ragiona su come rispondere alle mutate esigenze formative di una popolazione scolastica costretta a rimanere a casa per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus, la Scuola torna a interrogarsi sulla sua innovazione tecnologica, a partire proprio dalle tante scadenze che si era posta nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). Il documento era nato come indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della Scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. Era e rimane una delle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico. Al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale attraverso la capacità di fornire a tutte le scuole le condizioni per l’accesso alla società dell’informazione.
Il Ministro dell'Istruzione Azzolina ha istituito una Task Force Scuole e didattica a distanza, attivata a fine febbraio. La sua attività si basa sulla raccolta di domande e richieste da parte dei dirigenti e del personale scolastico, chiamati a gestire, in particolare, la didattica a distanza delle Scuole, coordina anche l'invio sul territorio di personale preparato a dare man forte agli uffici scolastici locali in emergenza, anche per garantire il più possibile la necessaria dotazione di tablet e computer alle Scuole e al corpo docente.
Inoltre, è stato istituito un Gruppo di Lavoro, che sta per nascere, presieduto da Patrizio Bianchi, ex Assessore all'Istruzione della Regione Emilia Romagna, con lo scopo di individuare le scelte per l'inizio del prossimo anno scolastico, dopo aver capitalizzato l'esperienza in atto ricavarne insegnamenti per costruire una nuova Scuola.
L'impreparazione di oggi dimostra che i passi fatti non sono stati sufficienti, adeguatamente coordinati e in gradi di assumere un carattere previsionale, anche in funzione di eventi pandemici, come quello del coronavirus.
L'attenzione di tutti, Politica, Classe dirigente e Media, sembra tutta rivolta altrove. Sono convinto che alla Scuola bisogna dedicare una spazio particolare, perchè mi sembra, anche in questo periodo di didattica a distanza, che sia trascurata da tutti. L'attenzione è rivolta, giustamente fino ad oggi, alla soluzione delle problematiche sanitarie e, per il futuro, sembra che interessi quasi esclusivamente la ripresa economica, pure importante. Si parla di centinaia di miliardi per la ripresa economica, ma la Scuola non è nei radar di nessuno, non ha la giusta attenzione che merita il settore che ci può, prima degli altri, far pensare a un futuro migliore, all'altezza delle sfide che ci attendono.
'E la Scuola che forma i cittadini di domani, ma mi sembra che nessuno la consideri l'asse prioritario del nostro futuro.