Lo Statuto del Comune di Oristano ha avuto il suo momento di gloria.
Mauro Solinas si è dimesso dall’incarico di Assessore nella Giunta Lutzu.
Con quale motivazione?
La mie dimissioni sono un atto autonomo e volontario – ha precisato Mauro Solinas -. Non per l’incompatibilità, che non sussiste, ma per il rispetto delle quote rosa. Non ci ho dovuto pensare troppo, era una scelta doverosa nei confronti del Sindaco e di quegli assessori che sono stati eletti in Consiglio comunale”.
Mauro Solinas fonda le sue affermazioni sul parere del Segretario Generale e dei legali del Comune.
Nel sito del Comune di Oristano si legge: “
Le verifiche formali e gli approfondimenti giuridici condotti in questi giorni (dal Segretario generale e dal Legale del Comune) hanno permesso di fare luce su tre aspetti: la piena legittimità della composizione della Giunta con 7 assessori, l’insussistenza dell’incompatibilità per Mauro Solinas e, infine, la necessità di portare a 3 il numero delle donne presenti in Giunta per rispettare le “quote rosa”.
Il Segretario generale sostiene le sue tesi con queste argomentazioni: “la materia dell’ineleggibilità ed incompatibilità alle cariche pubbliche, incidendo sui diritti soggettivi costituzionalmente garantiti, è riservata esclusivamente alla legge e non è suscettibile di interpretazione analogica o estensiva con lo strumento dello Statuto. Inoltre, la norma dello Statuto comunale (approvato nel 1992 e modificato nel 1996) non può ritenersi applicabile, essendo stato approvata in un tempo precedente all’entrata in vigore del Testo unico degli enti locali, per il principio di applicazione del diritto di gerarchia delle fonti, sia in quanto quest’ultima è norma sovraordinata, sia perché approvata in tempo successivo. Si segnala inoltre che l’articolo 10 dello statuto prevede l’adeguamento dello stesso entro 90 giorni dall’entrata in vigore di norme sovra ordinate”.
“Alla luce di quanto sopra l’estensione di incompatibilità prevista nello statuto dell’ente è da intendersi disapplicabile”.
Sono quindi tre le motivazioni della non incompatibilità: i diritti soggettivi costituzionalmente garantiti, il diritto di gerarchia delle fonti, il non adeguamento dello statuto entro i termini previsti.
Sulle prime due motivazioni vi è molto da discutere; sulla terza però non ci possono essere dubbi.
La riscrittura dello Statuto comunale non è più rinviabile.
Antonio Ladu
Laureato alla Bocconi di Milano in Lingua e Letterature straniere, è stato assistente di Italiano alLiceo Jeansono de Sailly a Parigi. Sindacalista nella Camera del Lavoro di Oristano e nella Segreteria regionale della Cgil. È stato inoltre presidente del Consorzio Industriale e del Sil-Patto territoriale di Oristano