Nel post “Il 6 febbraio Macron va in Corsica: quali i temi del confronto fra l’Isola di bellezza e lo Stato francese? ” ho scritto che l’ultima grande rivendicazione dei dirigenti corsi non richiede modifiche costituzionali; si chiede che quelli che gli indipendentisti chiamano “prigionieri politici” possano godere se non di un’amnistia, perlomeno di una riduzione di pena e scontare la stessa in Corsica.
Per capire perché questa richiesta ha nessuna o pochissime probabilità di essere accolta, un breve accenno a cosa è avvenuto venti anni fa.
Il prefetto Claude Frignac è stato assassinato ad ajaccio, fuori dalsuo ufficio, senza protezione, da un commando di separatisti corsi, mentre stava raggiungendo sua moglie per andare a teatro.
L’omicidio suscitò una grande emozione e più di 40.000 persone manifestarono contro la violenza politica. Da cinque anni, infatti, dilagava una lotta, anche interna ai diversi movimenti nazionalisti, che aveva fatto una ventina di morti. Solo nel 2014 il FNLC (Fronte nazionale di liberazione corso) ha deposto ufficialmente le armi.
“Dimenticare è un crimine” ha detto la vedova del prefetto ucciso, il 6 Febbraio 2018, all’inaugurazione ad Ajaccio della piazza dedicata al marto, alla presenza del Presidente della Repubblica.
Seguiremo la legge “senza compiacimento, senza oblio, senza amnistia” ha dichiarato da parte sua Macron, chiudendo la porta alle richieste corse che considerano “prigionieri politici ” i separatisti condannati.
L’inaugurazione della piazza a Claude Frignac è avvenita prima del confronto con Gilles Simeoni, autonomista, Presidente del Consiglio esecutivo, presente all’inaugurazione e ilsuo alleato indipendentista, Jean Guy Talamoni, Presidente dell’Assemblea regionale e assente dalla cerimonia.
Antonio Ladu
Laureato alla Bocconi di Milano in Lingua e Letterature straniere, è stato assistente di Italiano al Liceo Jeanson de Sailly a Parigi. Sindacalista nella Camera del Lavoro di Oristano e nella Segreteria regionale della Cgil. È stato inoltre presidente del Consorzio Industriale e del Sil-Patto territoriale di Oristano.