Vorrei fare due esempi eclatanti, tra i tanti possibili, che riguardano le regole di comportamento civico stabilite dall’Amministrazione tramite la segnaletica stradale ed il grado di rispetto fatto valere dall’Amministrazione stessa.
La distanza tra divieti ed il grado di rispetto comportamentale attuato dai cittadini e preteso dall’Amministrazione, ne misura a mio avviso il grado di credibilità.
I due esempi:
1 – Torregrande, nello spazio aperto che si affaccia, per intendersi, davanti ad una pizzeria e che costeggia la Strada Provinciale in ingresso a Torregrande, è posizionato un grande cartello che sancisce una serie di divieti: di sosta camper, di campeggio, di accensione fuochi ( vedi foto ).
Al rientro dalla spiaggia, transitando dallo spiazzo citato, ho rilevato per giorni e giorni ( per non dire settimane ) la sosta, nell’area “vietata”, di un numero di camper tra 8 e 15, nella massima indifferenza per il divieto.
La circostanza più singolare è data peraltro dal fatto che a distanza di 5 metri, cioè al di là della strada provinciale, esiste un’area di campeggio attrezzato anche per la sosta dei camper.
2 – Oristano, da via D.Contini verso S.Sebastiano e via Mazzini. Alla fine di via D.Contini è posizionato sulla destra un bel divieto di sosta ( vedi foto ), che dovrebbe essere a tutela della viabilità nell’area di P.zza Roma.
Nella massima indifferenza per il divieto, quotidianamente una teoria di auto parcheggia indisturbata sulla destra sino alla curva di via Mazzini.
Poiché il parcheggio, in divieto, avviene occupando la maggior parte della carreggiata, significa anche che tutte le auto che provengono da via D.Contini e vanno verso via Mazzini dovrebbero, nel teatro dell’assurdo, essere multate perché transitano occupando parte della carreggiata opposta, superando quindi la striscia continua.
Ho portato come esempio due estremi, uno in una frazione ed uno in centro città. Il risultato è ovviamente lo stesso:
Controlli: zero ( considerati i risultati )
Multe : zero ( considerati i risultati )
Tutela e rispetto dei cittadini che ottemperano ai divieti: zero
Credibilità dell’Amministrazione: zero.
Non esiste infatti, a mio avviso, comportamento più deleterio per la credibilità di un’ Amministrazione che stabilire giusti divieti e non pretenderne poi il rispetto. Un comportamento siffatto produce:
° menefreghismo da parte di quei cittadini che decidono di farsi le loro “personali” regole, considerato l’atteggiamento rinunciatario dell’Amministrazione a fare rispettare le regole dalla stessa stabilite;
° stupefatta indignazione da parte dei cittadini che i divieti li rispettano, nel rilevare, da una lato, la protervia di quelli che li violano e, dall’altro lato, l’atteggiamento rinunciatario di un’Amministrazione che, invece di attuare politiche adeguate alle violazioni rilevate, gira la faccia da un’altra parte facendo finta di niente.
Che grado di civiltà potrà mai avere una Città nella quale le violazioni fatte da una parte ( in generale sempre assolutamente minoritaria ) fanno il paio con l’indifferenza dell’Amministrazione?
Si attendono risposte, anche se quelle più adeguate dovrebbero tradursi semplicemente in comportamenti amministrativi coerenti.
Gianni Pernarella
Laurea in Giurisprudenza conseguita a Pisa e studi post laurea in Economia. Dipendente del Banco di sardegna dal 1973 al 2003. Dopo esperienza pluriennale di filiale, assume nel 1990 ruoli di responsabilità nella struttura centrale “Organizzazione e Sistemi Informativi” dove, in veste di funzionario capo progetto, ha gestito oltre 10 progetti organizzativi e relativi a sistemi informativi. Collaboratore per oltre 6 anni del SIL – PTO di Oristano; ha scritto quattro libri sulla materia del credito e dell'economia provinciale oristanese relativa all'artigianato.