di Giampiero Vargiu

Mi è già capitato di scrivere delle grandi opportunità che rappresentano le notevoli risorse che l’Unione Europea, lo Stato e, seppure in misura minore, la Regione Sardegna, stanno mettendo a disposizione degli Enti Locali. In particolare, ricordo il pezzo “Bando Rigenerazione urbana. Occasione di partecipazione e crescita per la Comunità di Oristano”.

Il tema della riqualificazione urbana ha trovato nuovo impulso con l’iniziativa dell’Architetto Renzo Piano, con le sue iniziative sul “rammendo delle periferie”, ormai quasi dieci anni fa. Negli anni passati, infatti, sono state diverse le leggi che hanno cercato di mettere mano alla riqualificazione delle città, con un focus specifico sulle periferie. Tra queste, ho già ricordato la Legge di stabilità 2016, che ha istituito il “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” per la realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate, l’accrescimento della sicurezza territoriale, il potenziamento della mobilità sostenibile, lo sviluppo di pratiche di inclusione sociale, l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali, culturali, educativi e didattici. I progetti finiti in graduatoria sono stati 120, per un onere complessivo di circa 2.061 milioni di euro.

Il progetto Oristano Est e la possibilità di utilizzare i ribassi d’asta

Nonostante il pochissimo tempo a disposizione, il Comune di Oristano era riuscito a essere finanziato all’interno dei primi 24 progetti. La fretta non è mai buona consigliera e, infatti, i vari progetti presentati necessitano di ulteriori risorse.

Nel febbraio 2017 sono stati firmati, fra il Premier Gentiloni e i Sindaci delle 24 Città capoluogo, fra le quali Oristano, i Protocolli di Intesa per i Piani di rilancio delle periferie degradate, con lo sblocco dei primi 500 milioni di finanziamento pubblico. La stima prevedeva che ci sarebbero stati 1,1 miliardi di euro di investimenti tra pubblico e privato. È seguito l’iter per l’approvazione dei progetti preliminari, definitivi ed esecutivi.

A Oristano era stato finanziato il progetto “Oristano Est”.

Il progetto Oristano Est ha mobilitato risorse per 34 milioni di euro, di cui 17 di fondi pubblici e 17 di fondi privati.

Una parte dei progetti previsti sono già stati realizzati e altri non hanno le risorse necessarie per completare gli interventi in maniera da valorizzare in maniera adeguata i siti d’intervento, come, per esempio, l’immobile dell’Ente Risi.

Come scritto ne LA NUOVA di martedì 4 maggio in cronaca di Oristano, per il progetto Oristano Est, “Per completare e rendere pienamente funzionali alcune opere di Oristano Est, servono risorse ulteriori. Ma non c’è bisogno di altri finanziamenti: i soldi ci sono già e arrivano proprio dagli stanziamenti del governo per il grande piano di riqualificazione della periferia orientale, ma è come se fossero all’interno di una teca di vetro intoccabile. Si tratta delle somme risparmiate attraverso i ribassi d’asta delle opere appaltate sino ad ora. Ci sono, ma sono bloccate”.

Il Sindaco Andrea Lutzu

Il Sindaco di Oristano  Andrea Lutzu chiede che le amministrazioni locali siano messe in condizione di utilizzarle. Per il Sindaco Lutzu “L’operazione non comporterebbe alcuna variazione dei quadri economico – finanziari già approvati», come scrive in una lettera inviata al presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) Antonio Decaro e a quello regionale Emiliano Deiana, invitandoli a perorare la causa con il presidente del consiglio Draghi. “È un’esigenza condivisa da 120 comuni italiani   –  prosegue Lutzu  –   che, con lo sblocco di queste risorse, potrebbero portare a compimento importanti opere pubbliche e favorire la ripresa dell’economia. Con lo sblocco delle risorse provenienti dai ribassi d’asta e con la rimodulazione di interventi per i quali sono intervenute criticità, alcuni interventi potrebbero trovare immediato completamento funzionale. Le risorse sarebbero impegnate e spese immediatamente”. Anche il dirigente comunale Giuseppe Pinna, che ha seguito sin dall’inizio le pratiche legate a Oristano Est, precisa che trattasi di una misura importante: “Parliamo di una cifra intorno ai 2 milioni di euro”. Queste risorse dei ribassi di gara consentirebbero un completamento adeguato di tutte le opere del piano, che spesso necessitano di piccoli interventi per essere funzionali e/o per essere completate in alcuni aspetti secondari.  In particolare, ne beneficerebbero i lavori di via Aristana e di completamento dell’ex Mattatoio, che ospiterà l’I – lab Food, ma anche la riqualificazione dell’Ente Risi.

Riuscire a mobilitare queste risorse aggiuntive è interesse di tutta la Comunità di Oristano e, chi può, dovrebbe adoperarsi perché il Governo nazionale metta a disposizione queste importanti risorse.  Non bisogna lasciare inascoltato l’invito del Sindaco Andrea Lutzu.

Il progetto frAzioni Oristano

Inoltre, da questo punto di vista, il Comune si è adoperato anche candidandosi al recente Bando “Qualità dell’abitare”, richiamato sempre da LA NUOVA nei mesi scorsi. Tale progetto, Con una proposta da 15 milioni di euro, presentato a marzo scorso, in coerenza con le linee guida di un Decreto Interministeriale sulla rigenerazione urbana e delle periferie, prevede di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, di migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, di coinvolgere gli attori sociali con grande attenzione per sostenibilità, occupazione e rilancio sotto tutti i profili delle città e capacità di programmare e cambiare in maniera sostanziale il volto delle città per trasformare in opportunità la necessità di bellezza insita nella loro vocazione turistica.

Area d’intervento a Silì nel progetto frAzioni Oristano

In particolare, il progetto del Comune, denominato “frAzioni Oristano”, affronta il tema della qualità dell’abitare, incrementando i servizi e la dotazione urbana nelle frazioni di Donigala Fenughedu, Nuraxinieddu, Massama e Silì, agendo su quattro assi di intervento:

  • la riqualificazione di tutti gli spazi verdi;
    • la riqualificazione degli edifici di proprietà del Comune;
    • la connessione tra le frazioni attraverso un sistema protetto di percorsi ciclopedonali;
    • lo sviluppo di azioni di sostegno al protagonismo delle Comunità delle singole frazioni.

Ulteriori risorse per la rigenerazione urbana

Un altro bando, a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 gennaio 2021, riguarda le periferie, scade il 4 di giugno prossimo, è rivolto anche alle città sopra i 15.000 abitanti e prevede, in questo caso, un contributo per uno o più interventi, nel limite di 5 milioni di euro per interventi di rigenerazione urbana, manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale e per la mobilità sostenibile.

Tale Bando è una piccola parte di quanto previsto dall’attuale Governo, perchè dal 2021 al 2034 gli Enti Locali interessati avranno a disposizione 8,5 miliardi di euro, da investire in progetti di rigenerazione urbana. A deciderlo è stata la Manovra 2020 varata dal Governo.

Le prime risorse saranno disponibili solo dal 2021. Gli 8,5 miliardi, infatti, sono stanziati negli anni 2021-2034 e ripartiti nel modo seguente:

– 150 milioni di euro nell’anno 2021;  

– 250 milioni di euro nell’anno 2022;  

– 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024;  

– 700 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.

Una Comunità unita può guardare con più ottimismo al futuro

Come già scritto, queste occasioni bisogna coglierle tutte, perché riguardano la nostra Comunità, tutta. I grandi sogni si realizzano quando le Comunità hanno un’unità d’intenti e collaborano, senza escludere nessuno. Sono buone occasioni per coinvolgere da subito tutti gli attori sociali per la individuazione di progetti di ampio respiro, che diano alta qualità urbana e funzionalità urbane moderne a Oristano, comprendendo in questi progetti le frazioni, favorendo in tutti i modi la partecipazione della Comunità. Bisogna avere come orizzonte le varie annualità dei finanziamenti, partire subito senza aspettare i bandi e pensare in grande, con l’idea di creare delle sinergie anche con eventuali bandi della Regione Sardegna sui prossimi fondi del POR 2021 – 2027.

Deve essere anche un’occasione di crescita sociale, culturale ed economica della nostra Comunità, con il coinvolgimento anche dell’Università, delle professioni e delle Organizzazioni sociali. Un’occasione per migliorare le infrastrutture, per il potenziamento delle aree a verde urbano e la realizzazione di una Comunità Energetica sostenibile.

Tre progetti possono interessare i seguenti ambiti:

– rigenerazione anche delle frazioni che si affacciano sul Tirso, Silì, Massama, Nuraxinieddu e Donigala, con la creazione di ulteriori percorsi e spazi che integrino le frazioni stesse nel centro urbano principale, con la valorizzazione del tratto del Tirso a ridosso di esse;

– una piena valorizzazione di Torregrande;

– un circuito che riguardi la realizzazione di una piattaforma digitale pubblica che interessi tutti gli edifici pubblici, scuole, edifici comunali, musei, biblioteche, teatri e altri edifici eventualmente in utilizzo da parte di associazioni di vario tipo, con la realizzazione degli interventi necessari per rendere tali edifici pienamente fruibili ai cittadini di Oristano e non solo.