di Giampiero Vargiu e Riccardo Scintu
Negli ultimi mesi il sito di Oristano e Oltre era in manutenzione e, contemporaneamente, la grafica Enrica Fara ha curato il restyling del logo dell’associazione, anzi ci ha regalato un nuovo logo che descrive perfettamente gli obiettivi che Oristano e Oltre si propone di raggiungere.
Nelle nostre intenzioni abbiamo voluto mettere a disposizione uno spazio in linea con la grafica delle piattaforme più popolari e seguite, che fosse gradevole alla vista e pieno di contenuti importanti e accoglienti nei confronti di quanti lo volessero utilizzare come spazio per un laboratorio di idee e di creatività, un’occasione di contaminazione, di confronto e di scambio di opinioni e progetti, anche con quanto c’è oltre la nostra Comunità. Un oltre che non sia inteso solo come uno spazio fisico, ma visto anche come la volontà di relazionarsi con l’altro per promuovere occasioni di crescita reciproca. Ecco, il nuovo logo ha l’ambizione di descrivere questo nostro obiettivo: Oristano che guarda a un oltre non solo geografico ma a un modo più aperto di vedere il mondo, che vada oltre i nostri confini concettuali, per comprendere meglio quanto stia avvenendo oggi nel mondo.
Se possibile intendiamo moltiplicare i nostri sforzi per essere utili alla Comunità. L’Associazione ha oggi 24 associati. Ad oggi abbiamo ancora poche associate e mancano i giovanissimi della Generazione Z, o Zoomers. Ci siamo impegnati e ci impegniamo ancora a coinvolgere più persone e a mettere in contatto tra di loro una varietà di vedute e di percorsi di vita, con particolare attenzione ai giovani, che sono il nostro target principale, i soggetti cui vorremmo lasciare la guida dell’Associazione il prima possibile, per portarla oltre i confini delle nostre competenze, credenze, capacità.
Nelfrattempo, l’Associazione si è data una struttura organizzativa adeguata a cimentarsi nelle finalità che le sono proprie e che sono presenti nel proprio Atto Costitutivo e nello Statuto, reperibili nel nostro nuovo sito.
Tra le altre finalità, lo Statuto prevede che “L’Associazione promuove ogni attività culturale e sociale tendente al coinvolgimento e alla partecipazione attiva dei cittadini alla vita culturale, politica e amministrativa. Rappresenta una sede di ricerca, di discussione, di confronto, anche fra posizioni diverse, nel rispetto delle opinioni di ciascuno, sui temi istituzionali, economici e sociali di maggiore attualità. Costituisce un punto di riferimento sul territorio, aggregando diverse esperienze e competenze umane e professionali, siano esse individuali che associative o di gruppi sociali ed economici.”
Intendiamo cimentarci con piena responsabilità in questo ambizioso progetto, calandoci in pieno nella nostra realtà, con tutte le sue problematiche, peraltro rilevanti già prima che ci travolgesse la tempesta del Covid19. Intendiamo farlo con umiltà e senza spocchia alcuna, insieme a quanti vogliono credere nel nostro progetto.
In un mondo che prende in considerazione prevalentemente il rischio e il rendimento degli investimenti e ci ha resi una “Comunità di Consumatori”, vogliamo prenderci cura dei nostri problemi e contribuire con delle proposte per attenuarli quantomeno.
Lo faremo riprendendo a scrivere sul sito, facendo iniziative sui temi che riguardano la nostra Comunità, sempre nel rispetto delle norme per proteggere e proteggerci dal coronavirus, e organizzando il Festival della Cultura di Oristano 2021, la cui idea era stata lanciata quando eravamo ancora in lockdown.
Sul Festival è già operativo un Gruppo di Lavoro costituito da quattro donne e quattro uomini, come punto di riferimento iniziale, ma è aperto ai contributi di quanti volessero partecipare alla progettazione dell’evento.
Le linee salienti del progetto, in progress e nel confronto con chi avrà ruoli nell’organizzazione del Festival, in collaborazione con le Istituzioni e con l’Università possono essere le seguenti:
– la Scuola nella Società della Tecnica. Un’idea di Scuola, che è a un bivio;
– il Lavoro e le questioni sollevate dalla IA (Intelligenza Artificiale) e dalla robotica.
– la “Società dell’Infosfera e Onlife” nel mondo digitale. Il verde e il blu, il verde della sostenibilità e il blu del digitale. Un mondo nel quale è indispensabile costruire una “infrastruttura etica” coerente con un simile Modello di Società equa e sostenibile. Una Società in grado di individuare e darsi dei “limiti”, in grado di governare quello che viene chiamato il capitalismo della sorveglianza, la costruzione di Smart City e Smart Community che mettano al primo posto la persona e i suoi bisogni, con tutte le problematiche legate alla IA, alla sicurezza dei dati personali, alla identità personale e alle problematiche legate ai Media e all’Informazione.
Ovviamente, come già scritto, il nostro target principale sono i giovani, cui vorremmo offrire il ruolo di protagonisti della nostra attività, con il massimo di disponibilità e senza paternalismi, con l’intento di trascinare in questo modo tutta la Comunità, affrontando le questioni poste ma parlando un linguaggio comprensibile a tutti, facendo in modo che sia un momento di crescita e arricchimento per tutta la popolazione, in un confronto diretto, in modo che i temi trattati siano di reale interesse per il cittadino comune.
I temi proposti sembrano astratti, ma sono quelli che nel futuro decideranno delle nostre vite. Intendiamo affrontarli insieme ed essere soggetti propositivi nello scenario regionale e nazionale, in un periodo nel quale, a livello nazionale il Governo sta elaborando, per poi spedirlo alla Commissione dell’Unione Europea, il Piano sul Recovery Fund per la successiva progettazione di interventi ritenuti infrastrutture prioritarie e strategiche con l’utilizzo delle risorse di 207 miliardi di euro e con l’obiettivo di innescare l’uscita dalla crisi causata dal Covid19. É necessario far valere in questa fase le nostre ragioni e le nostre esigenze, da tradurre in progetti.
Abbiamo l’intenzione di fare delle iniziative preparatorie al Festival, con le Scuole, ma anche con le Istituzioni, le Organizzazioni sociali, i Sindacati e le Organizzazioni imprenditoriali.
Se decideremo di prenderci cura insieme della nostra Comunità e del nostro territorio, possiamo farcela ad avere il ruolo che Oristano merita nel contesto regionale e nazionale.
Come Associazione siamo nuovamente presenti e vogliamo prenderci la nostra responsabilità di cittadini pienamente attivi e propositivi.