In una mia analisi svolta in periodo di campagna elettorale per le amministrative ( si veda sul sito a pag. 4 Oristano, i programmi amministrativi dei candidato sindaco: ovvero tra il “dire” ed il “fare” c’è di mezzo il bilancio comunale, articolo pubblicato anche su La Nuova del 26/5/2017 con il titolo Il sindaco di Oristano non partirà da zero ) ho sostenuto che quelli passati come “programmi amministrativi” andavano declassati a semplici “manifesti di propaganda elettorale “. Ciò considerando che, tra l’altro, non riportavano neppure alcun riferimento al DUP – Documento Unico di Programmazione che, ho scritto “»consuntiva l’attività del 2016 e riporta la programmazione triennale 2017-2019. Esso costituisce quindi il lascito consuntivante e programmatorio dell’Amministrazione uscente dal quale non si può prescindere, anche in considerazione degli importanti progetti avviati e relativi fondi impegnati”.
Il confronto, a tratti anche aspro, che sta ora interessando esponenti della nuova Amministrazione – sindaco in primis – ed esponenti della precedente, in merito al Progetto “Oristano Est” ed i dubbi palesati dal nuovo sindaco, peraltro generici ed insufficientemente esplicitati quanto a motivi, sono purtroppo la prova provata sulla inadeguata conoscenza relativa ai progetti e programmi avviati dalla precedente Amministrazione.
La nuova Amministrazione sconta ora, infatti, il ritardo per non avere svolto questi approfondimenti.
È sugli aspetti strutturali del Progetto “Oristano Est” che intendo soffermarmi, utilizzando tutte le informazioni tecnico-finanziarie che sono di pubblica disponibilità.
A maggior ragione, sono ampiamente disponibili per gli esponenti della nuova Amministrazione che abbiano la capacità e la voglia di approfondirne la conoscenza nei vari aspetti.
Sembra utile premettere che il progetto “Oristano Est” rientra in un disegno logico, gestito direttamente dalla struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che riguarda progetti di intervento sulle periferie. Sposa la felice intuizione dell’architetto Renzo Piano, che aveva lanciato anni or sono il concetto di “rammendo delle periferie”, cioè la ricucitura delle periferie alla città non solo sotto il profilo urbanistico, ma vivificandone il tessuto attraverso i servizi e la facilitazione di innesto di microattività di impresa..
L’impianto logico complessivo del Progetto “Oristano Est” sposa in pieno questa filosofia, attraverso una doppia articolazione:
1 – la previsione di una serie di interventi urbanistici che permette di ricucire alla città la periferia est di Oristano;
2 – la previsione di un fondo, il “Fondo Cre.O”, che costituisce la gamba finanziaria per le attività produttive, finalizzata a facilitare il miglioramento o l’insediamento ex novo ovvero lo spostamento di servizi professionali e microimprese nell’ambito del perimetro territoriale interessato dagli interventi di “rammendo” del progetto ( sul Fondo Cre.O mi sono soffermato, anche con suggerimenti tecnici all’Amministrazione per il miglior sviluppo delle potenzialità, con tre articoli tutti consultabili nel sito alle pagg. 4,7).
Prima di procedere oltre intenderei liberarmi di alcune osservazioni, a mio avviso prive di pregio culturale e tecnico-economico, di qualche esponente di opposizione che, riferendosi forse al previsto fondo Cre.O, segnala “»Se poi decentriamo tante attività in periferia, rischiamo di svuotare il centro storico e di perdere l’anima della città “ ( Andrea Riccio, La Nuova del 24/8/2017 “Anche l’opposizione con Lutzu” ). Evidentemente sfugge che nella logica dei progetti di “Rammendo delle periferie”, la facilitazione al rafforzamento/insediamento di attività di servizio e di microimprese produttive è indispensabile lievito vivificante nella ricucitura stessa delle periferie alle città.
Veniamo ora all’impianto complessivo del Progetto “Oristano Est”.
Va intanto sottolineato che il “contesto” oggetto degli studi dei progetti preliminari e definitivi è stato, secondo una intelligente applicazione del principio di “economie di scala” progettuali, più ampio rispetto ai lotti funzionali del progetto da realizzare. Ciò allo scopo, da un lato, di avere una visione unitaria ed omogenea già definita dal punto di vista urbanistico del contesto – ottenuto senza la necessità di dover definire successivamente ulteriori progetti esecutivi – e realizzando al contempo, dall’altro lato, economie finanziarie, in quanto gli oneri relativi risultano già spesati attraverso le risorse del progetto in esame.
Passiamo al dettaglio.
Le cifre –
Gli investimenti complessivi del Progetto “Oristano Est” sono pari a 34.424.655,94 euro di cui:
° 17.141.676,67 pari al 49,7% è la quota finanziabile dal Bando periferie;
° 727.691,24 pari al 2,2% è la quota a carico diretto del Comune e già stanziata;
° 16.555.288,03 pari al 48,1% è la quota finanziata da Privati ed Enti.
I lotti funzionali –
Il progetto prevede la realizzazione complessiva di 23 lotti funzionali di cui 10 interamente Pubblici; 3 misto Pubblico/Privati; 10 interamente Privati.
Seguendo ora la doppia articolazione evidenziata in precedenza proseguiamo nell’analisi.
1 – La progettazione e l’individuazione dei lotti funzionali: previsione di spesa e ripartizione della copertura
Lotti funzionali pubblici –
(2) Riqualificazione urbana via Aristana/via Arborea e riqualificazione ingressi Fenosu e Silì >>> Spesa 1.400.000,00 Copertura >>> Bando periferie ( 100% );
(1) Riqualificazione via Marconi e area foro Boario>>> Spesa 2.188.191,24 Copertura >>> Comune 188.191,24 ( 8,6% ); Bando periferie 2.000.000,00 (91,4%);
(1 ) Recupero e riconversione ex mattatoio >>>Spesa 1.000.000,00 Copertura >>> Bando periferie (100%);
(1 ) Recupero e riconversione Ente Risi >>>Spesa 1.000.000,00 Copertura >>> Bando periferie (100%),
(1 ) Valorizzazione area ASL via Marconi >>>Spesa 800.000,00 Copertura >>> Bando periferie (100%);
( 1 ) Riqualificazione parco via Solferino >>> Spesa 750.000,00 Copertura >>> Bando periferie (100%);
( 1 )Valorizzazione area ex carcere militare >>> Spesa 300.000,00 Copertura >>> Bando periferie (100%);
(1)Sistemazione e rigenerazione area RFI-FS e Cipor >>> Spesa 6.000.000,00 Copertura >>> Bando periferie (100%);
(1 ) Completamento rete fibra ottica ed estensione al centro intermodale >>> Spesa 300.000,00 Copertura >>> Bando periferie (100%);
Redazione piani urbanistici e studi di fattibilità >>> Spesa 639.500,00 Copertura >>> Comune 39.500,00 ( 6,1% ); Bando periferie 600.000,00 (93,9%).
Lotti funzionali Pubblico/Privati –
(1 ) Social hausing via Lepanto >>> Spesa 6.500.000,00 Copertura >>> Comune 500.000,00 ( 7,7% ); Privati 5.800.000,00 ( 89,3% ); Bando periferie 200.000,00 ( 3,0%);
(1 ) Riqualificazione parco e villa Eleonora d’Arborea e viabilità relativa >>> Spesa 650.000,00 Copertura >>> Privati 89.336,53 (13,7% ); Bando periferie 550.663,47 (86,3%);
( 1 ) Riqualificazione e riconversione ex laboratorio Isola >>> Spesa 800.000,00 Copertura >>> Privati 400.000,00 (50%); Bando periferie 400.000,00 (50%).
Lotti interamente privati –
(1 ) Recupero e riconversione ex caseificio >>> Spesa 400.000,00 Copertura >>> Privati 200.000,00 (50%); Bando periferie 200.000,00 (50%);
(1 ) Recupero e riconversione capannone ex deposito >>> Spesa 300.000,00 Copertura >>> Privati 150.000,00 (50%); Bando periferie 150.000,00 (50%);
(1 ) Riqualificazione area via Casu >>> Spesa 9.260.000,00 Copertura >>> Privati (100%);
( 1 ) Riqualificazione area urbana per centro servizi >>> Spesa 277.000,00 Copertura >>> Privati 138.500,00 (50%); Bando periferie 138.500,00 (50%);
( 1) Riqualificazione DLF centro servizi studenti e anziani >>> Spesa 208.450,00 Copertura >>> Privati 104.225,00 (50%); Bando periferie 104.225,00 (50%);
( 1) Incubatore d’impresa per la ceramica >>> Spesa 60.000,00 Copertura >>> Enti 13.000,00 (21,6%); Bando periferie 47.000,00 (78,4%);
( 1 ) Parco urbano >>> Spesa 49.753,00 Copertura >>> Privati 24.876,50 (50%); Bando periferie 24.876,50 (50%);
( 1 ) Realizzazione alloggi ERP >>> Spesa 450.000,00 Copertura >>> Privati 250.000,00 (55,5%); Bando periferie 200.000,00 (45,5%);
(1 ) Centro servizi per giovani e anziani >>> Spesa 250.000,00 Copertura >>> Privati 125.000,00 (550%); Bando periferie 125.000,00 (50%);
( 1 ) Fab-Lab laboratorio di prototipazione >>> Spesa 41.061,70 Copertura >>> Bando periferie (100%).
2 – Fondo Cre.O –
Fondo finanziario suddiviso in:
400.000,00 euro come fondo rotativo di garanzia;
400.000,00 euro come fondo per contributo in c/interessi sulle stesse operazioni garantite dal fondo di garanzia ( mutui chirografari a 5 anni ).
Copertura >>> Bando periferie (100%).
Sul fondo Cre.O rimando alle dettagliate analisi sviluppate e reperibili nel sito. L’unico aspetto che mi piace in questa sede sottolineare fa riferimento al fatto che il fondo rotativo di garanzia è “potenzialmente” in grado di attivare investimenti produttivi per 8.000.000,00 di euro, che vanno considerati aggiuntivi ai 34.424.655,94 di euro già analizzati.
I tempi del progetto-
Il progetto prevede che:
a – entro il 31 agosto p.v. i gruppi dei progettisti incaricati devono presentare i progetti esecutivi all’Amministrazione;
b – entro il 4 ottobre p.v. l’intero progetto deve essere presentato alle strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le relative autorizzazioni.
Conclusioni
Questo è il quadro dettagliato complessivo del Progetto “Oristano Est” che, per la sua importanza in cifre ed interventi urbanistici, è in grado di portare un contributo fondamentale alla modifica del volto della città.
A me sembra ormai necessario:
° che il Sindaco Lutzu qualifichi concretamente i propri dubbi;
° che si confronti, del caso, con la struttura tecnica comunale, qualora ritenga che vi siano evidenti punti di debolezza da superare, concreti e non ipotizzati;
° che non si tergiversi ulteriormente, con il rischio di bruciare tempi utili, da valorizzare semmai con un approfondimento per un miglior grado di comprensione dell’intero progetto.
Ricordo infine una cosa ovvia ma repetita juvant:
- L’Amministrazione non governa solamente per coloro che hanno votato per la compagine uscita vincente dalle elezioni, ma anche per coloro che, per contro, non l’hanno votata.
Per il territorio il progetto”Oristano Est” ha una valenzache nessuno e per nessun motivo può sottovalutare.
Gianni Pernarella
Laurea in Giurisprudenza conseguita a Pisa e studi post laurea in Economia. Dipendente del Banco di sardegna dal 1973 al 2003. Dopo esperienza pluriennale di filiale, assume nel 1990 ruoli di responsabilità nella struttura centrale “Organizzazione e Sistemi Informativi” dove, in veste di funzionario capo progetto, ha gestito oltre 10 progetti organizzativi e relativi a sistemi informativi. Collaboratore per oltre 6 anni del SIL – PTO di Oristano; ha scritto quattro libri sulla materia del credito e dell'economia provinciale oristanese relativa all'artigianato.