di Michela Ladu
Il Centro di riabilitazione Santa Maria Bambina ospita qualunque tipo di disabilità ad ogni età.
Sopravvissuta a un incidente stradale mortale, dopo quaranta giorni a Sassari all’ospedale Santissima Annunziata, sono stata trasferita nel Centro Santa Maria Bambina, presieduto da don Murru (e volevo solo una sigaretta) per recuperare le mie capacità fisiche e cognitive.
Ad aspettarmi Fisioterapisti, OSS e Medici. Inizialmente sconvolta dall’accaduto, non riuscivo a prendere parte alle attività del Centro. Con pazienza medici, fisioterapisti, operatori sociosanitari e la mia compagna di stanza sono riusciti a coinvolgermi (dandomi anche il permesso di andare in giardino a fumare una sigaretta).
Stefania Contini, Francesco Marras, Gabriella Casu, la neurologa Ignazia Delogu, il dottor Tomas Dore, la psicologa Maria Luisa Manca e la neuropsichiatra Francesca Figliozzi, la logopedista Maria Giuseppina Ferru mi hanno, piano piano, rimessa in piedi e aiutata a superare il trauma per la morte del mio compagno: il pianista Nicola Spanu.
È dura, ma un passo dietro l’altro, lascio la carrozzella e arrivo al deambulatore che combatto per eliminare totalmente assieme al recupero di entrambe gli occhi e della mia corda vocale destra con l’impegno e la concentrazione che caratterizzano il mio lavoro al Santa Maria Bambina in qualità di esterna, oggi.
Neuromotoria e hunova con Stefania, piscina con Milena posseggo gli strumenti che mi faranno camminare liberamente.