di Giorgio Luciano Pani

Il nero, cupo e fosco, sta calando,

S’addensa il temporale, lampi e tuoni,

S’appressa folgorando e rimbombando

Tra vortici di vento ed acquazzoni.

Oscillano nei campi le ginestre,

S’illumina di folgori la sera,

Si sprangano le porte e le finestre,

S’innalza verso il cielo una preghiera.

S’acquattano nei nidi gli uccellini,

Singhiozzano impauriti i pargoletti,

Svolazzano nell’aria i fiorellini.

Il cielo ora schiarisce e già sfavilla,

Saltellano nell’acqua i ragazzetti,

Lassù l’arcobaleno splende e brilla.