di La Scuola del Popolo
La rivoluzione digitale sta cambiando l’uomo e il suo ambiente. Il modello binario del digitale non facilita la partecipazione democratica e il dialogo, ostacolando la presa di coscienza collettiva sui cambiamenti climatici.
L’intelligenza artificiale ci ha tolto l’illusione di essere al centro dell’universo. Come esseri umani, abbiamo già perso centralità con la rivoluzione copernicana, darwiniana e freudiana. Ora, con l’infosfera, perdiamo anche il controllo delle informazioni.
In una società liquida e incerta, possiamo ancora essere protagonisti del nostro futuro. Dobbiamo superare l’ansia del consumo e abbracciare la cura del mondo e dell’altro.
L’epoca delle invenzioni e delle scoperte è passata. Ora è il tempo del “Design Concettuale”, della creatività e della cultura. Possiamo progettare il nostro futuro.
Luciano Floridi propone un modello di società equa e sostenibile nell’era digitale. Si tratta di un’utopia necessaria, che richiede scelte coraggiose per invertire la rotta sui cambiamenti climatici.
Serve una nuova narrazione che integri la rivoluzione digitale con la transizione ecologica. Solo così potremo garantire la sopravvivenza sulla Terra per molti altri millenni.