Intervista di Michela Ladu a Manuel Cossu
Per l’uomo di oggi, che non sa come esprimere le proprie fragilità, Manuel Cossu, cantautore e compositore cagliaritano, crea lo spiraglio per raccontarsi ed essere “accolto”. “Noa”, dedicato a sua figlia , il suo primo album da solista, parla un po’ di tutti noi, con le nostre solitudini, con le nostre difficoltà, in mare aperto verso un faro che illumina la meta e raccoglie a sé storie, racconti e vissuti.
Da dove nasce “Noa”?
Noa è frutto di un lavoro di circa un anno tra produzione, arrangiamenti e registrazione. Sentivo l’esigenza di esprimere alcune riflessioni sotto forma di un progetto solista, dopo diversi lavori di gruppo con svariate formazioni.
L’uomo di oggi… Com’è?
Per lo più incapace di ascoltare ed esprimere le proprie fragilità, si sente sempre inadeguato sia socialmente che relazionalmente, utilizza le piattaforme “social” come antidoto alla solitudine, ma si sente sempre più solo.
Però è capace di slanci affettivi importanti, se messo nelle giuste condizioni.
“L’ uomo giusto”: ce ne parli?
In questo brano si tenta di mettere a nudo le proprie incompetenze relazionali e le proprie fragilità. Malgrado possa sembrare un brano piuttosto malinconico, il testo vorrebbe lasciare aperto uno spiraglio, volto alla possibilità di comunicare, raccontarsi, accogliersi.
Cosa racconta “Noa”? Da dove la scelta di intitolarlo così?
Gli otto brani che compongono l’album esplorano diversi momenti del vissuto dell’uomo odierno, e ovviamente del mio, soprattutto dal punto di vista del rapporto con gli altri, del proprio modo di percepirsi socialmente e come individuo immerso nella globalizzazione, con una lente focale su luci e ombre delle relazioni. Ho deciso di dedicare l’album a mia figlia perché, banale dirlo, mi ha cambiato vita (in meglio) e prospettive (allargandole e approfondendole) già prima di nascere.
Il tuo primo lavoro da solista con tante collaborazioni… Un lavoro che riunisce artisti da tutta Italia…
Massimo Satta, vero e proprio “deus ex machina” del progetto (in qualità di arrangiatore, produttore, chitarrista, programmatore) ha voluto coinvolgere i musicisti che riteneva avrebbero meglio valorizzato le atmosfere che avevamo in mente. Sono quindi venuti fuori i nomi di Salvatore Mennella (batteria), Fabio Tullio (fiati), Fabio Useli (basso), Fabrizio Foggia (piano e tastiere). Altri ospiti speciali:
Federico Valenti (chitarre in “Antifilosofia”), Giorgio del Rio (batteria ne “il limite”), la vocal band “The Roomors, e le voci di Valentina Lodi Rizzini, Francesca Loche, Alice Madeddu.
Sono molto orgoglioso del risultato ottenuto.
Cos’è la musica per te?
Un modo per cristallizzare e sublimare istanti, sensazioni, piccole e grandi emozioni.
Come è nata questa passione? Sei anche un pianista.
La passione per la musica c’è sempre stata, che io ricordi. A 4 anni assillavo i passanti a Venezia (mia madre è veneziana) mettendomi sopra i pozzi e facendo veri e propri “concerti”. L’approccio al pianoforte è avvenuto intorno ai tredici anni, ed è uno strumento fondamentale per la composizione.
Quale canzone dell’album ti rappresenta maggiormente?
Tutte le canzoni dell’album parlano di me, in qualche modo. Forse però, mille maree è quella con cui ho il rapporto più particolare.
Manuel Cossu è un cantante, attore, compositore e arrangiatore di Cagliari.
È autore del musical Il Templare (regia e narrazioni a cura di Mary Setrakian) e del musical horror/thriller Interference. E’ librettista del musical originale Giovanna d’Arco (di Matteo Martis). È autore della colonna sonora Singing for us, diRoberto Cadeddu, del quale è anche protagonista, di numerosi brani pop, musical e a cappella. Diversi i premi vinti come autore e performer: Festival di St. Vincent, T.I.M. Contest, Premio Parodi. E’ co-fondatore dell’ensemble vocale crossover Kor, del progetto inedito Serendip, della vocal band The Roomors. Fa parte dell’ensemble Ricercare, diretto dal maestro Riccardo Leone. Studia pianoforte classico presso il conservatorio P.L. da Palestrina di Cagliari. Si laurea in Lettere Classiche. Studia canto moderno a Milano con Luca Jurman e Michele Fischietti. Studia recitazione presso il Teatro cada Die di Cagliari. Da 10 anni studia canto e recitazione a Roma con Mary Setrakian.. Nel 2019 Si laurea in songwriting presso l’University of West Scotland. Studia canto lirico con Elisabetta Scano e Sonia Prina. Approfondisce lo studio della musica a cappella classica e moderna, del repertorio barocco e della liederistica, della lirica. Diverse le collaborazioni internazionali (Sean Noonan, Dorian Wood) e le incisioni discografiche con diverse formazioni. Del 2021 è il primo album di inediti come solista, Noa, prodotto e arrangiato da Massimo Satta.