di Mariangela Puddu 

Viviamo in un mondo dove tutto sembra andare a rotoli.

Per due anni il nostro slogan è stato “andrà tutto bene”; ma il Covid, e di seguito scienziati, virologi, politici e semplici cittadini hanno espresso le loro teorie su questa pandemia che ha paralizzato tutti i continenti.  Si pensava che tra noi sarebbe nata un’unione solidale per darci manforte l’uno con l’altro; in realtà per molti tutto è sfociato in odio: vaccinati e no vax hanno espresso i loro disappunti creando un fardello di polemiche. La prima guerra l’abbiamo fatta noi, e poi ha contribuito la Russia, ma lì hanno proprio esagerato. La realtà dei fatti ci lascia attoniti.  All’improvviso siamo stati travolti da una paura sconosciuta.

Mentre dilaga in noi quel senso di smarrimento, veniamo bersagliati da notizie che certamente non tingono di sereno le nostre giornate.  È bastato davvero poco per far svuotare gli scaffali dei supermercati, sentendoci fortunati solo perché qualche confezione di acqua era ancora lì in bellavista e con prontezza ce la siamo accaparrata con sorriso beffardo. 

E dulcis in fundo, con i prezzi del carburante salito alle stelle, ora rischiamo un malore ogni volta che si accende la spia della benzina.

Nonostante tutto continuerò a pensare “andrà tutto bene “, e vorrei che non mancasse mai a nessuno la speranza di poter stare meglio.

Come le delicate gemme si tengono ben salde ai rami, scontrandosi con la pioggia, il vento e il gelo per poi fiorire in primavera, anche noi, ogni giorno, dobbiamo aggrapparci alla vita e tingerla di colori affinché tutto profumi di buone speranze e bei sentimenti da condividere. Nonostante tutto.