La Nuova del 5/5/2018 riporta la notizia della delibera, approvata all’unanimità, che dopo l’approvazione del Piano particolareggiato del Centro Storico – approvazione che va ricordato è avvenuta sotto la precedente Amministrazione – prevede sgravi sugli oneri concessori per chi recupera immobili nel Centro Storico.
Più in particolare sono previsti sgravi degli oneri del 30% sugli edifici esistenti, per opere concernenti aumenti di superficie o di volumetrie e cambi di destinazione d’uso. Cioè un’agevolazione che mira a facilitare il recupero e la riqualificazione del patrimonio architettonico ed abitativo del Centro Storico: questo è il passo avanti.
Il passo indietro è invece correlato al fatto che già la precedente Amministrazione nel prevedere anch’essa sgravi sugli oneri concessori, accogliendo un’articolata e concreta proposta – facente parte del documento del “Laboratorio delle idee” per lo sviluppo del territorio, prodotto da un gruppo di lavoro nell’ambito del Circolo del P.D. e presentato pubblicamente all’Hospitalis Sancti Antoni nel 2014 – ipotizzava in via aggiuntiva la destinazione di una certa somma finalizzata alla copertura degli interessi nella concessione di mutui di ristrutturazione ( quindi a tasso zero per i privati ) da utilizzare per il recupero del Centro Storico da parte dei privati stessi.
La proposta, definita in dettaglio in tutti gli aspetti essenziali, è rintracciabile in questo sito nel Post Oristano: piano di recupero del centro storico: una concreta proposta per una spinta al ripopolamento.
La proposta era motivata – ieri come oggi – da una valutazione sulle difficili condizioni socio-economiche che rendevano, e rendono ancora oggi, le facilitazioni sugli sgravi degli oneri concessori utili, ma forse insufficienti al raggiungimento dell’obiettivo di recupero e ripopolamento.
Si invitano pertanto il Presidente della Commissione Urbanistica e l’Assessore competente a prendere conoscenza del contenuto del citato Post: ove si voglia in modo incisivo innovare lungo una direttrice in grado di facilitare effettivamente i privati nel recupero e ripopolamento del Centro Storico.
Questa mi sembra una strada veramente nuova – non diversamente, per un parallelismo logico, del fondo Cre.O nell’ambito del progetto “Oristano Est” – che può caratterizzare l’attività amministrativa comunale.
Sarebbe assai utile per tutti che l’Amministrazione fosse assai più attenta alle idee e proposte che provengono dalla società civile: questa è una direzione di effettiva realizzazione della tanta invocata “Partecipazione” tra Società ed Amministrazione.
Gianni Pernarella
Laurea in Giurisprudenza conseguita a Pisa e studi post laurea in Economia. Dipendente del Banco di sardegna dal 1973 al 2003. Dopo esperienza pluriennale di filiale, assume nel 1990 ruoli di responsabilità nella struttura centrale “Organizzazione e Sistemi Informativi” dove, in veste di funzionario capo progetto, ha gestito oltre 10 progetti organizzativi e relativi a sistemi informativi. Collaboratore per oltre 6 anni del SIL – PTO di Oristano; ha scritto quattro libri sulla materia del credito e dell'economia provinciale oristanese relativa all'artigianato.