La difficile situazione degli impianti sportivi del comune di Oristano è all’ordine del giorno e, come sempre, ha come conseguenza la ricerca del perché e delle responsabilità.

Sono due domande che anch’io mi sono rivolto e la risposta che mi sono dato è quella del titolo del Post: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Il perché di questa risposta risiede nella rapida carrellata storica delle vicende del Palazzetto dello Sport e della Piscina comunale.

Con la L.R. n.2 del 29 maggio 2007, 10 anni fa, erano stati concessi al Comune di Oristano 6 milioni di euro per la costruzione del Palazzetto dello Sport.

A distanza di alcuni anni dal finanziamento, era allora in carica la Giunta Nonnis, il Comune ha pensato di realizzare, con queste risorse, la costruzione del Palazzetto dello Sport e la ristrutturazione della Piscina, attraverso il coinvolgimento del capitale privato.

A questo scopo nel Novembre 2010 è stato pubblicato l’Avviso di Manifestazione di interesse per la costruzione e gestione del Palazzetto dello Sport e la ristrutturazione e gestione della Piscina.

A fronte del finanziamento di 6 milioni, il concessionario doveva assicurare la progettazione esecutiva e la costruzione del palazzetto, nonché la partecipazione economica per i lavori inerenti la progettazione esecutiva e la radicale ristrutturazione della piscina (con una previsione di spesa di 1.300.000 euro), e garantire la prosecuzione dell’attività, agonistica e non, della piscina durante i lavori.

Al concessionario sarebbe stata assicurata, in contropartita, la gestione dei due complessi per un numero di anni proposti dalla parte interessata in congruenza all’investimento effettuato e quindi concordato fra le parti.

Nell’Agosto del 2011 si sono verificate le dimissioni di Angela Nonnis e l’arrivo del Commissario Straordinario; quest’ultimo ha continuato nel solco delle decisioni della Giunta dimissionaria.

Il 27.9.2011 è stato approvato il progetto preliminare del Palazzetto dello Sport, mentre il progetto definitivo è stato approvato il 7.02.2012. Da quella data, per chiudere la procedura, mancava solamente la pubblicazione del bando.

Nessuno quindi ha sollevato dubbi sulla validità di questa operazione, sapendo perfettamente che a disposizione, per la costruzione del Palazzetto dello Sport, c’erano i 6 milioni di euro della finanziaria 2007 e che la ristrutturazione della piscina era finanziariamente a carico del concessionario della gestione dei due complessi. In questo senso sono andate, tutte le decisioni politico-amministrative.

L’occasione per un eventuale ripensamento si è avuta nel 2012. Quando il rischio della perdita delle risorse veniva scongiurato con l‘emendamento alla finanziaria 2012.

Infatti il comma 30 della Finanziaria 2012 così recitava: “L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 29, comma 1, lettera a), della legge regionale n. 2 del 2007, a favore del Comune di Cagliari per la realizzazione del Palazzetto dello Sport è destinata alla riqualificazione e al completamento di impianti sportivi già esistenti nel medesimo comune. I Comuni di Oristano e di Nuoro possono chiedere di utilizzare il contributo ad essi destinato dalla stessa norma anche in parte per la riqualificazione e il completamento di impianti sportivi già esistenti. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia, definisce le modalità di concessione dei contributi (UPB S05.04.002).”

Questo significava che il Comune di Cagliari aveva già deciso di destinare le sue risorse non già alla costruzione del Palazzetto dello Sport, ma alla riqualificazione e al completamento di impianti sportivi già esistenti, mentre i Comuni di Nuoro e Oristano potevano chiedere di farlo in tutto o in parte.

Questa decisione competeva alla Giunta Tendas che non l’ha adottate. Bisogna comunque ricordare che allora io fui l’unico a proporre la soluzione della ristrutturazione degli impianti sportivi esistenti perché era una soluzione di realizzazione immediata e meno rischiosa di quella del project financing, ma la proposta fu ignorata a tutti i livelli.

L’11 ottobre 2013 La Giunta Tendas ha bandito la gara d’appalto per la costruzione del nuovo Palazzetto dello sport e la ristrutturazione della piscina comunale.

Il 4 Dicembre del 2013 si è saputo che nessuna impresa aveva risposto al bando per la costruzione del Palazzetto dello Sport e la ristrutturazione della Piscina comunale.

In quel momento cadeva l’illusione del project financing che aveva coinvolto la Giunta Nonnis, il Commissario e la Giunta Tendas.

La soluzione più logica sarebbe stata quella di aprire subito un confronto con la Giunta regionale per chiedere, a norma di legge, la rimodulazione del finanziamento che avrebbe garantito sia la ristrutturazione del Palazzetto che della Piscina.

La scelta della Giunta è stata invece quella di rinunciare al progetto originario del project financing e di dividere le due opere col rischio di perdere i finanziamento del Palazzetto dello Sport e della chiusura della piscina, evento che si è verificato nel 2014.

Per quanto riguarda il Palazzetto dello Sport si è riusciti nell’intento di evitare la perdita del finanziamento; l’appalto è stato bandito ed assegnato e l’opera è in viaa di realizzazione. Rimangono ovviamente tutti i dubbi sulla futura gestione.

La Piscina ha riaperto questo mese di Settembre dopo tre anni di chiusura.

Conclusioni: si sono spesi 7.600.000 euro, si sono persi anni, vi sono dubbi sulla gestione del Palazzetto, la maggior parte degli impianti sportivi esistenti ha necessità di interventi.

Antonio Ladu

Laureato alla Bocconi di Milano in Lingua e Letterature straniere, è stato assistente di Italiano alLiceo Jeansono de Sailly a Parigi. Sindacalista nella Camera del Lavoro di Oristano e nella Segreteria regionale della Cgil. È stato inoltre presidente del Consorzio Industriale e del Sil-Patto territoriale di Oristano.