Tra i fenomeni che si avvalgono operativamente dell’internet web ne ho trovato particolarmente interessanti due, che apparentemente e superficialmente sembrano avere delle somiglianze ma che, invece, considero abissalmente distanti: il Sardex e le Cryptovalute.
Proverò pertanto, ritenendolo di notevole interesse dal punto di vista della conoscenza, ad analizzarne sinteticamente i profili differenziali.
Profonde differenze, infatti, caratterizzano a mio avviso il profilo economico-finanziario del Sardex nei confronti di quelle che vengono definite cryptovalute: Bitcoin, Ethereum e tante altre (1), costituenti il mondo delle valute virtuali (2).
Cominciamo, allo scopo di tracciare il profilo economico-finanziario, a stabilire come si caratterizzano: cioè cosa sono e cosa non sono.
Cryptovalute –
a – sono valute virtuali digitali non avente valore a corso legale (3);
b – non hanno alcun aggancio all’economia reale;
c – hanno una funzione meramente speculativa. In questo senso il loro valore è soggetto ad oscillazioni in aumento/diminuzione sulla base degli scambi ( domanda/offerta) in tempo reale che avvengono su network decentralizzati, senza alcun controllo pubblico;
d – l’acquisto di valuta virtuale presuppone all’origine un corrispettivo in moneta vera a corso legale ( diciamo dollari ), secondo un concambio determinato dal prezzo di mercato di quel momento della valuta virtuale. Concambio che determina l’ammontare di valuta virtuale messa a disposizione per via elettronica a favore dell’acquirente sul network;
e – le valute virtuali digitali non hanno confini spaziali: gli acquirenti e venditori operano sui network decentralizzati da ogni parte del mondo;
f – la speculazione realizza quindi un profilo di rischio di guadagno o perdita, correlato alle capacità dell’investitore web di muoversi sul mercato virtuale del network.
Sardex –
a – non ha alcun profilo correlabile o assimilabile ad una valuta virtuale;
b – non ha alcun profilo di natura speculativa. Ha infatti un principio di concambio immutabile 1 sardex = 1 euro. Non è pertanto suscettibile di oscillazioni di valore autonome;
c – ha un legame strettissimo con l’economia reale. Legame che costituisce la sua principale ragion d’essere: presuppone infatti l’esistenza di un circuito di imprese aderenti al sistema ed utilizzatrici del sardex nell’ambito del ciclo economico acquisto -> produzione -> vendita ( con potenzialità future -> consumo, attraverso la partecipazione di privati consumatori );
d – si struttura come modalità di risposta al credit crunch ( restrizione del credito ) per le piccole e medie imprese;
e – ha confini territoriali definiti: la sardegna;
f – si struttura come una sorta di stanza di compensazione virtuale di addebito-accredito delle Unità di Conto Sardex ( UCS ) tra le imprese del circuito in relazione agli acquisti e vendite di ciascuna;
g – origina operativamente concedendo a ciascuna impresa che entra nel circuito, in relazione alla valutazione dello standing aziendale, un credito virtuale in UCS ( questa è una delle risposte al credit crunch ) che permette all’impresa di operare, almeno parzialmente, senza alcun esborso di denaro nell’ambito del ciclo produttivo;
h – non prevede guadagni di UCS: i Sardex vanno spesi da parte delle imprese a credito e vengono aiutate, quelle a debito, a vendere al fine di evitare, a fine periodica del ciclo, la corresponsione di euro a saldo del debito in UCS ( questa è una ulteriore risposta al credit crunch ).
Ritengo che gli aspetti differenziali evidenziati siano significativamente rivelatori delle assai profonde differenze tra i due fenomeni.
Per il Sardex mi sentirei di affermare che è un esempio non solo di intelligente espressione di capacità di innovazione in campo finanziario, come risposta ai bisogni di una economia reale caratterizzata da una ridotta dimensione d’impresa, ma costituisce, al contempo, la cartina di tornasole di un sistema creditizio che non riesce, o non vuole, radicarsi – al di là dei proclami di facciata – nella realtà e nelle problematiche del territorio e, in quel territorio, partecipare e contribuire con iniziative ed idee al loro superamento.
- Coinmarket è il sito internet che ne segue l’andamento
- Garrick Hileman Università di Cambridge è uno degli studiosi più attrezzati nello studio del fenomeno
- Moneta corso legale è quella avente per legge potere liberatorio, nel senso che per legge non può essere rifiutata per l’estinzione delle obbligazioni pecuniarie nell’ambito dello Stato in cui è emessa
Gianni Pernarella
Laurea in Giurisprudenza conseguita a Pisa e studi post laurea in Economia. Dipendente del Banco di sardegna dal 1973 al 2003. Dopo esperienza pluriennale di filiale, assume nel 1990 ruoli di responsabilità nella struttura centrale “Organizzazione e Sistemi Informativi” dove, in veste di funzionario capo progetto, ha gestito oltre 10 progetti organizzativi e relativi a sistemi informativi. Collaboratore per oltre 6 anni del SIL – PTO di Oristano; ha scritto quattro libri sulla materia del credito e dell'economia provinciale oristanese relativa all'artigianato.