Operosità deriva dal latino operositas ed è la qualità di chi lavora con costanza, ingegno ed impegno per procurarsi i mezzi di sussistenza e per migliorare le condizioni economiche della società in cui opera. L’agire operoso contiene in sé il germe dello sviluppo equilibrato della società. Chi mette impegno ed entusiasmo nel lavoro ha un atteggiamento aperto verso la comunità in cui opera e desidera vederla crescere in armonia e pace. Essere inseriti in una società democratica, che ascolta ed aiuta le aspirazioni dei cittadini, offre un grande aiuto anche all’imprenditore privato, che si trova ad operare in un contesto sociale dove tutti possono competere alla pari. Le società che inglobano posizioni di privilegio e di oligopolio sono invece fonte di continue ingiustizie e diseguaglianze. L’operosità acquista valore sociale ancora maggiore, se è associata ad un atteggiamento cooperativo in cui l’imprenditore si sente parte di un sistema paese, che lo supporta nel far conoscere i suoi prodotti e ne agevola l'esportazione sui mercati esteri.
Il comportamento cooperativo spesso appare in contrasto con il semplice calcolo economico costi-benefici. Ma a pensarci bene è stato proprio l’atteggiamento cooperativo, al di là del mero vantaggio personale, a consentire la sopravvivenza dell’uomo nei momenti di crisi economica o sanitaria.
L’operosità contadina ed operaia agisce in contesti familiari e sindacali che creano solidarietà. Vorrei prendere ad esempio le società operaie di mutuo soccorso che hanno fornito agli associati aiuto e solidarietà nei momenti di difficoltà garantendo assistenza ai nuclei familiari colpiti da eventi imprevisti.
Maggio
Ritorna maggio trionfa la natura
Splendente e rigogliosa primavera,
La frutta sulle piante che matura
Il sole che s’allunga nella sera.
Veleggiano nel cielo rondinelle,
Nel blu del mare affiora una sirena,
Nei prati variopinte coccinelle,
Dai boschi s’ode dolce cantilena.
Rovente sole irradia il suo calore,
La dea Maia risveglia la passione,
Cinerea luna splende tra le stelle.
Si schiudono le gemme delle rose,
Svolazza pigramente il calabrone
Tra fragole e ciliegie deliziose.
(Giorgio Luciano Pani)