Nello sviluppare questo mio pensiero mi riallaccio a quanto scritto da Antonio Ladu in merito al tema della “Rete Urbana” e a un mio precedente post dal titolo “La collaborazione ci salverà”.
Io credo che Oristano non può e non deve rinunciare al suo ruolo di “Città Guida”. In primo luogo la “Politica”, ma tutta la “Comunità” si deve ribellare alla situazione che si è venuta a creare a seguito della Legge di riordino delle Autonomie Locali, con la Città di Oristano che ha visto sfumare la propria “Rete Urbana”, così come costituita a seguito delle decisioni del 12.3.2016, nella cui conformazione erano, peraltro, assenti i Comuni di Cabras e Santa Giusta.
La situazione che si è venuta a creare, con l'assenza di Istituzioni Territoriali in grado di programmare lo sviluppo urbano, economico, sociale, culturale e ambientale a livello territoriale, quantomeno di Area Vasta, è da rivedere. È in palese contrasto con quanto emerso negli ultimi decenni, negli approcci più avanzati e moderni, sulla pianificazione urbanistica, economica, sociale, culturale, che deve, necessariamente, per generare effetti positivi duraturi, essere di “Area Vasta”.
L'iniziativa in tal senso deve essere di Oristano.
Una prima occasione, che consente un reale confronto su progetti che possono vedere insieme almeno una parte dell'”Area Vasta”, è data dal Bando della Regione Sardegna “Interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e di realizzazione di microreti nelle strutture pubbliche nella Regione Sardegna, a valere sul POR FESR Sardegna 2014/2020 Asse Prioritario IV “Energia Sostenibile e qualità della vita” Azioni 4.1.1 e 4.3.1, in attuazione della D. G. R. n. 46/7 del 10.08.2016.
Le citate azioni 4.1.1 e 4.3.1 sono finalizzate ad interventi su edifici pubblici esistenti, volti a migliorare le prestazioni energetiche con opere, attività o altri interventi, secondo le seguenti tipologie:
- Azione 4.1.1.: Promozione dell’eco efficienza e riduzione dei consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche; interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti, anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici;
- Azione 4.3.1.: Realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari e volti ad incrementare direttamente la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, introduzione di apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale, misurazione intelligente e controllo e monitoraggio come infrastruttura delle “città” e delle “aree periurbane”.
Le risorse finanziarie del POR FESR 2014-2020, messe a disposizione per l’attuazione del Bando, sono pari a complessivi € 44.159.500,00.
In base all'art. 4 i soggetti beneficiari del Bando sono:
- i Comuni singoli;
- i Comuni riuniti nelle forme associative previste dal D. Lgs. n. 267 del 18.08.2000 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, a condizione che l’aggregazione risulti formalmente costituita all’atto della presentazione della proposta di partecipazione al Bando, ovvero riuniti nelle forme associative previste dalla L. R. n. 2 del 04.02.2016;
- le Province;
- le Amministrazioni universitarie, con esclusione delle strutture sanitarie;
- i Consorzi Industriali.
Il finanziamento massimo per ciascuna proposta ammissibile è pari a:
- € 500.000,00 per le proposte presentate da Comuni singoli con popolazione sino a 3.000 abitanti;
- € 1.000.000,00 per le proposte presentate da Comuni singoli con popolazione oltre i 3.000 abitanti e sino a 15.000 abitanti;
- € 1.500.000,00 per le proposte presentate da Comuni singoli con popolazione oltre i 15.000 abitanti;
- € 2.500.000,00 per le proposte presentate da Comuni in forma associata, Province, Amministrazioni universitarie e Consorzi Industriali.
Fermo restando il limite € 2.500.000,00, nel caso di Associazione di Comuni, il finanziamento non può essere superiore alla sommatoria dei massimali stabiliti per i singoli Enti facenti parte dell’Associazione, in relazione al numero degli abitanti, come indicato nei casi sopra riportati. Il finanziamento minimo, per ciascuna proposta, è pari a € 50.000,00.
L'art. 5. evidenzia che la proposta può ricomprendere la partecipazione di ESCo (Energy Service Company) in PPP (Partenariato Pubblico Privato), nei limiti previsti dal D. Lgs. 50 del 2016 (Codice dei Contratti Pubblici).
L'art. 6 evidenzia che l’entità del contributo a favore del beneficiario è pari al 100% del costo totale ammissibile a finanziamento, al netto della quota dell’eventuale cofinanziamento.
Gli articoli 7 e 8 individuano in dettaglio gli interventi e le spese ammissibili.
L'articolo 9 detta le condizioni di ammissibilità della proposta.
Per accedere al finanziamento previsto dal Bando i soggetti proponenti devono presentare la proposta, sulla base delle indicazioni contenute negli allegati C e D al Bando stesso, dal 3 di luglio 2017 al 3 novembre 2017.
Dallo scadere della data di presentazione delle domande, una Commissione istituita ad hoc, entro 60 giorni, con proprio atto, definisce la graduatoria finale di merito e la trasmette al Responsabile dell'Unità di Progetto. Resta inteso che detto termine è prorogato, nel caso di richieste di chiarimenti e integrazioni, in ragione del periodo di sospensione.
La graduatoria è approvata dal Responsabile dell'Unità di Progetto e pubblicata sul sito ufficiale della Regione.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria sarà adottata la determinazione di finanziamento in favore degli Enti beneficiari.
Sono importanti dal punto di vista delle tipologie di interventi i punti seguenti del Bando:
Punto 3 dell'art. 1
Gli interventi previsti intendono promuovere il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici pubblici esistenti, intesi come unità immobiliari dotate di autonomia funzionale, o come un insieme autonomo di unità immobiliari funzionalmente e/o fisicamente connesse tra loro, dotate di impianti termici finalizzati al comfort ambientale di parte o dell’intera unità, attraverso, congiuntamente o alternativamente:
- l’utilizzo di tecnologie innovative;
- il superamento dei requisiti minimi richiesti dalla normativa vigente;
- un utilizzo più efficiente delle fonti energetiche rinnovabili;
- una maggiore stabilità ed efficienza del sistema energetico.
Punto 5 dell'art. 7
Il proponente deve, inoltre, ricomprendere nella proposta e nel relativo quadro economico complessivo delle spese, anche gli eventuali interventi non ammissibili a finanziamento POR, ma ritenuti strettamente funzionali alla realizzazione dell'intera proposta e che devono trovare copertura finanziaria alternativa da quella comunitaria.
Punti 8 e 9 dell'art. 11
- Entro 120 giorni dalla data della determinazione del Responsabile dell'Unità di Progetto, il soggetto beneficiario deve provvedere alla trasmissione della documentazione progettuale.
- Nel caso di cofinanziamento tramite ESCo, i termini sono incrementati dei 60 giorni.
Ovviamente, per maggiori dettagli occorre fare riferimento al Bando pubblicato nel sito della Regione Sardegna, sia dall'Assessorato dell'Industria che da quello dei Lavori Pubblici. Saranno tenute delle riunioni territoriali da parte dei funzionari regionali per spiegare a tutti i soggetti interessati gli aspetti salienti, di cui è necessario tenere conto nelle proposte.
Il Bando è coerente all'esigenza di dare ruolo agli Enti Locali e Territoriali, in una materia come quella dell'energia, dell'efficienza energetica, della generazione diffusa e delle smart e micro grid, nell'ottica di favorire la creazione di “Comunità Sostenibili”, sempre più ampie e coerenti con l'esigenza di avere “Comunità Competenti”, che partecipano alle scelte sul proprio sviluppo, in coerenza con una realtà sempre più avanzata ad economia circolare ed efficiente.
Sull'Asse IV del POR 2014/2020, nei prossimi anni, la Regione Sardegna, ha ulteriori importanti risorse, che potranno essere utilizzate per implementare i progetti, che si presenteranno in questa fase. Sarà, inoltre, importante che il nostro territorio colga ulteriori possibilità sul livello nazionale e comunitario che ci sono.
Occasioni, nelle quali dimostrare la coesione e l'unità delle nostre Comunità. Coesione e unità, senza le quali è impossibile aspettarsi di poter giocare un ruolo importante a livello, sociale, culturale ed economico in rapporto agli altri territori della Sardegna.
Giampiero Vargiu
Laureato in Ingegneria elettrotecnica all'Università di Cagliari nel 1980. Sindaco del Comune di Villagrande Strisaili dal 1995 al 2000. Socio della Societ di Ingegneria TEAM SISTEMI ENERGETICI SRL, che ha sede operativa a Oristano e opera in tutta la Sardegna. Esperto in efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili.